Sto ascoltando da qualche settimana, anche se in maniera piuttosto discontinua, il nuovo Massive Attack. Heligoland.
Ah, i Massive Attack. Mezzanine. Album perfetto come pochi ce ne sono stati negli anni 90. Protection. La scena Trip Hop di Bristol. Mito per me. Da quel 98 (1900) sono passati più di 10 anni. Tanti. Ora siamo nel 2010.
Ecco che i nostri sono tornati. Ma, e vado subito al sodo, non mi hanno convinto. Sorry, 3D (Robert Del Naja). Sorry, Daddy G ( Grant Marshall). Molti ospiti e qualche idea buona (poche). Sembra che l’album ruoti più sulla ricerca di innovare/innovarsi che su qualcosa di solido. Far vedere che ancora ci sono. Ancora possono dire qualcosa. Questo, forse.
Non sono i Portishead. Che sono tornati con quel capolavoro di Third. E si che sono anche loro di Bristol. Dopo di loro mi aspettavo che anche i Massive Attack sfornassero il loro Third. Ma niente.
Si salva qualche splendido pezzo. Paradise Circus (immenso). Flat Of The Blade. Poco altro. Detta cosi sembrerebbe un disastro. Non lo è. Anzi. E’ tutta colpa dei sopracitati Portishead. Mi aspettavo molto. Troppo dai Massive Attack.
Non tutto è perduto tuttavia. C’è tempo. Se Heligoland è un primo passo, attenderò con pazienza il prossimo.