Delicato e malinconico. Questo è Memory Sketches, disco di esordio di Tim Linghaus.
32 intensi minuti di lievi melodie di piano, field recordings e suoni ovattati, in chiave lo fi.
16 poesie minimali che cullano l’ascoltatore, portandolo a vivere la sonorizzazione di altrettanti ricordi di Tim. Chiari in questo termine i titoli dei singoli brani, che aiutano subito a comprendere il ricorso che viene di volta in volta evocato.
Un disco molto bello e molto intimo per rilassarsi ed immergersi in questo pozzo pieno di ricordi. Consigliato.
Brani in evidenza: Into The Darker Architecture Of Yours, Drive me somewhere nice, Me In Your Rear-View Mirror (Boys Don’t Cry)
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